“Questa canzone malinconica lo giuro che è l’ultima che faccio per te,
Che devi fare l’antitetanica anche se ricordartelo non sta più a me”
Si apre così il nuovo singolo di Nicholas Merzi, “Canzone malinconica” (già contenuta nell’album “Metti le scarpe il tuo cane”) che il 5 giugno uscirà come singolo su tutti i digital stores, su Spotify e su YouTube con una nuova copertina, un nuovo videoclip e accompagnato dall’inedita versione chitarra e voce.
È una canzone che parla di quelle piccole cose che tornano a galla quando una storia finisce. È una canzone malinconica ma tuttavia ironica e serena, in pieno stile Merzi, che tratta l’amore finito come una presa di coscienza, come una maturazione, come un motivo per sorridere guardano al passato, ma camminando senza esitazione verso il futuro.
Musicalmente il brano è tutt’altro che malinconico anzi, si poggia su un rimbalzante groove di basso e batteria che va a sottolineare l’instabilità della strofa per poi distendersi nel ritornello. La seconda strofa si apre con il verso “Questa canzone malinconica contiene una scala minore armonica” seguita appunto da una scala minore armonica di chitarra, che letteralmente distrugge il sistema a livelli su cui è solitamente costruita una canzone. Per un attimo infatti non è più la musica ad essere a servizio del testo, ma è il testo stesso che obbliga l’ascoltatore a concentrarsi sulla musica.
Nel videoclip diretto da Luca Fabbri, la filosofia della canzone è tradotta in immagini. Protagonisti sono infatti i dettagli, le piccole cose, su cui ci si sofferma e ci si perde quando si è in quel limbo di amarezza-serenità tipico della presa di coscienza dopo la fine di un amore.
La copertina è disegnata dall’illustratrice Emma Gandolfi, in arte @zia.memmi.In conclusione, la fine di qualcosa di importante ci dà due possibilità: andare avanti lasciando mente e cuore nel passato oppure andare avanti portando il passato con noi, come uno zaino da aprire all’occorrenza.
A noi la scelta.